martedì 29 aprile 2014

Il grande capo

Il grande capo di Lars von Trier, 99' - Danimarca, Svezia 2006


L'articolo del "Mattino"
dedicato ai Cineaperitivi
Si apre questo cineforum con una commedia che finisce male tra ironia e parossismo.
Il grande capo è uno psicodramma enigmistico che svela i meccanismi di un sistema acefalo e inarrestabile, dove la legge e la cultura sono funzionali esasperatamente ad accrescere l'ego dei protagonisti, in un individualismo imbarazzante e quasi tenero.
Debutta al cinema con questa pellicola la tecnica dell'automavision e del lookey.


"Sviluppo agile, teoria delle transazioni why not..."


"Battute non credibili eh? Certo che lei è veramente il massimo: 'una pessima recita, le solite frasi fatte'. Questo è ciò che succede quando colpisci il pubblico dove è più vulnerabile. Ma non viene mai in mente a nessuno che il vero obiettivo della commedia di oggi è esattamente svelare la commedia? La catastrofe è avvenuta ormai, la domanda è cosa succede dopo la catastrofe. basta che sia tutto 'credibile, credibile, naturale...' ma cazzo cosa volete da me tutti quanti?"


Sul narcisismo morale.
Una breve riflessione di Nunzio Industria

Nel recente dibattito post cineforum si adducevano molti dei mali dell'uomo ad un narcisismo morale esasperato di coloro che hanno qualsivoglia leva di "potere", in piccola come in grande scala. Io convengo da molti anni ormai con questa osservazione, stante il pessimo e non richiesto privilegio di aver avuto modo di verificare anche nell'esperienza quotidiana quanto siano spesso oscene le motivazioni e le molle interiori dei tanti che per arrivismo banditesco gestiscono talune realtà, lavorative o amministrative o politiche che siano. Quando poi al narcisismo si associa l'ignoranza, si assurge al circo e ai fenomeni da baraccone... e chiaramente ogni allusione è voluta e assolutamente ispirata alla realtà. Purtroppo.